In questo articolo scopri tutto quello che c’è da sapere sulla Vendita dell’Oro, se ci sono tasse da pagare e a quanto ammontano secondo la legge italiana.
Stai pensando di vendere i gioielli d’oro che non usi, un lingotto acquistato per investimento o delle monete d’oro che possiedi?
Prima di procedere alla vendita di tali beni, occorre sapere alcune cose molto importanti.
L’oro è un ottimo investimento a lungo termine, che non si svaluta con il passare del tempo, ma la sua compravendita è stabilita da leggi ben precise.
Negli ultimi anni la norma sulla cessione del prezioso metallo è stata profondamente novellata.
Devi sapere che l’acquisto e la vendita dell’oro usato sono consentiti a tutti i maggiorenni.
Il prezioso bene può essere venduto ad acquirenti come i Compro Oro certificati presso l’Organismo Agenti e Mediatori, al banco metalli e agli operatori professionali dell’oro iscritti in un registro tenuto presso la Banca d’Italia.
Inoltre, chi intende vendere il proprio oro deve esibire un documento di riconoscimento e la propria tessera sanitaria.
L’operatore in seguito deve accertare la provenienza lecita e regolare del metallo. In caso contrario, deve avvertire le autorità di pubblica sicurezza.
Se la transazione va a buon fine, gli acquirenti rilasciano alla controparte la documentazione ed eseguono il pagamento.
Il pagamento in contanti è sottoposto a stringenti limiti; dalla transazione l’acquirente non può ricevere più di 499 euro.
Per gli importi più rilevanti invece si utilizzano bonifici ed assegni bancari.
Anche per quanto riguarda la tassazione sulla vendita dell’oro ci sono leggi ben precise.
Scopriamo assieme se e quando si pagano le tasse sulla vendita dell’oro e a quanto ammontano.
Tasse Vendita Oro
La legge italiana distingue tra oro industriale e oro da investimento.
Tra i primi rientrano le collane, i braccialetti e gli anelli che non vengono tassati.
La tassazione dell’oro fisico o da investimento, vale a dire particolari monete d’oro e lingotti d’oro, è un’operazione esente da IVA.
L’acquisto ed il possesso dell’oro fisico non vengono tassati, e ciò rende l’investimento fiscalmente conveniente.
Il discorso cambia ovviamente con la vendita di tale bene.
La tassazione per la vendita dell’oro da investimento infatti è sottoposta a regole diverse, dipendenti dal fatto che il venditore abbia conservato o no la documentazione di acquisto.
In caso affermativo, costui deve corrispondere il 26% sulla plusvalenza realizzata tra il momento di acquisto e della vendita.
Si tratta di un’imposta sostitutiva sui redditi di capitale, al pari di quella che grava sulle rendite ottenute da azioni o obbligazioni.
Al contrario, nei casi in cui il venditore non esibisce la documentazione comprovante l’acquisto, egli, a titolo d’imposta, dovrà versare il 26% sul 25 % del valore di mercato del bene all’atto della transazione.
Tali tasse andranno dichiarate collocando la plusvalenza nel quadro RT della sezione 2 del modello Redditi Persone Fisiche.
Se invece la cessione dell’oro è avvenuta all’estero, la plusvalenza sarà inserita nel quadro RW del medesimo modulo.
Se invece si realizza una minusvalenza, ossia all’atto di vendita il bene vale meno rispetto all’originario acquisto, non vi sarà alcuna tassazione.