Quali Documenti Servono per Vendere l’Oro? E a chi rivolgersi per una transazione sicura? Scopri tutto quello che c’è da sapere sulla vendita dell’oro usato in questo articolo.
Se stai pensando di vendere dell’oro usato ad uno dei tanti banco metalli o compro oro, le modalità di accesso sono molto semplici e non richiedono tipologie di documenti particolarmente specifici o di uso particolare.
Per vendere il proprio oro anzitutto bisogna recarsi in un centro autorizzato.
Come capire che un compro oro è un centro autorizzato e affidabile?
Vi sono una serie di accortezze che può essere utile praticare:
- Cerca la reputazione del negozio sul web.
Nelle sua pagine social, siti o blog cerca i commenti di persone che hanno già avuto a che fare con quel servizio; se questi account ti sembrano credibili e appartenenti a gente reale è un ottimo biglietto da visita. - Accertati che abbia la bilancia bene in vista.
Se chi lavora in un banco metalli tiene la bilancia nascosta probabilmente non è una persona seria e affidabile. E serietà e affidabilità sono tutti in questo genere di attività dove il rapporto di fiducia con il cliente deve essere massimo. - Controlla se tiene i prezzi esposti. Esporre i propri prezzi in maniera chiara, senza piccole note o cavilli successivi a complicare la vendita è un chiaro indizio di un’attività seria.
Quali Documenti Servono per Vendere l’Oro?
Quali documenti servono per la vendita dell’oro ?
Come si diceva è fondamentale che un negozio richieda al venditore dell’oro un documento d’identità.
Diffidare sempre di chi non chiede l’esposizione di un qualche documento di riconoscimento, fosse anche per la vendita di un solo grammo di metallo.
Diffidare ancora di più di chi non chiede un documento promettendo magari delle agevolazioni di prezzo o fiscali.
Se vai in un negozio “vendo oro” che rispetta tutti i parametri che abbiamo descritto, e di cui potersi fidare, bisognerà allora:
- Presentare al commesso un documento di riconoscimento che sia in corso di validità.
Rientrano in questa categoria la carta d’identità (sia cartacea che elettronica), la patente di guida o il passaporto.
- Accettare che l’incaricato possa trascrivere tutti i nostri dati su un registro noto come registro sulle compravendite degli oggetti preziosi usati.
Questo registro è presente in tutte le questure, in modo che le Forze dell’Ordine si accertino dalla verifica dei dati presenti in tale registro che la transizione sia lecita prima della sua conclusione. Bisogna essere a conoscenza che la trascrizione nel registro è di fatto l’unico atto che attesta la transazione commerciale.
Il venditore però può richiedere copia di questo documento che recherà anche tutti i dati riguardanti il servizio commerciale e le spese dell’operazione.
- Firmare un modulo apposito a garanzia che tutti quelli presentati sono i nostri dati personali e dove saranno presenti anche le informazioni sull’oro e i metalli oggetto della compravendita (peso, qualità e ogni altra possibile informazione particolare).
Firmato questo documento si riceverà subito il pagamento della cifra pattuita purché non superi la quota di 499 euro.
In tal caso sarà necessario un qualsiasi metodo di pagamento tracciabile, che sia un bonifico bancario o un assegno.
I tempi effettivi al ricevimento del pagamento dipenderanno a questo punto dalla propria banca.