Cos’è il banco dei pegni come funziona? Scopri tutto quello che c’è da sapere in questo articolo.
Il banco dei pegni, chiamato anche Monte dei Pegni è un’istituzione finanziaria molto antica che nasce addirittura nel Medioevo, verso la fine del 1400 ad opera di alcuni frati francescani.
Questi frati per sostenere le persone in gravi difficoltà economiche, decisero di erogare dei piccoli prestiti in cambio di un pegno, ovvero di un bene di valore, ma anche di beni di prima necessità come olio, farina e vino, che venivano restituiti una volta saldato il debito e i suoi relativi interessi.
Ciò aiutava le povere famiglie a sostenere le ingenti spese che, spesso, non riuscivano a portare avanti a causa della povertà dilagante.
Nel 1938 con il Regio Decreto Legge n. 745, questa pratica divenne un vero e proprio servizio bancario gestito istituito dalle banche e diffuso in tutte le città d’Italia.
Ma cosa è cambiato rispetto ai tempi antichi? Come funziona oggi il monte dei pegni?
Come Funziona il Banco dei Pegni?
Il banco dei pegni è un’istituzione finanziaria che offre prestiti a breve termine a individui che mettono in pegno oggetti di valore come gioielli, orologi, strumenti musicali, oggetti d’arte, elettronica e altri oggetti di valore.
Per poter dare in pegno un bene, ovviamente, è necessario essere maggiorenni e fornire il proprio documento di identità e il codice fiscale.
Molte persone, quando non hanno abbastanza soldi per sostenere delle spese particolarmente urgenti, decidono di dare in pegno oggetti più o meno preziosi o titoli di credito, che vengono valutati da uno stimatore di professione.
La valutazione dell’oro al banco dei pegni è una delle attività più richieste, ma è davvero possibile portare qualsiasi oggetto di valore.
Così come stabilisce la legge italiana ricevono quindi in cambio una somma di denaro che è commisurata al valore dell’oggetto o del titolo (circa il 70-80%).
L’importo che è possibile ricevere in prestito va da un minimo è di 25 euro a un massimo di 50mila euro.
Tale operazione non è una vendita vera e propria perché il proprietario può richiedere in qualsiasi momento il riscatto del bene restituendo il denaro ricevuto in prestito più gli interessi.
Ma quanto sono gli interessi del banco dei pegni?
A seconda della durata del prestito, in genere gli interessi oscillano tra il 10% e il 13%.
Al momento della compravendita è rilasciato un documento, chiamato polizza di pegno, che contiene tutte le informazioni del prestito e la data di scadenza.
Quanto dura il pegno?
Il prestito su pegno ha una durata minima di tre mesi e massima di un anno e può essere rinnovato al massimo cinque volte.
Naturalmente se si ha la disponibilità economica il riscatto del bene può essere richiesto anche prima della scadenza.
Che Succede Se Non Pago il Prestito?
Cosa succede se il debito non viene ripagato nei tempi previsti?
Dopo trenta giorni dalla scadenza della polizza di pegno, se il bene non viene riscattato dal legittimo proprietario, quest’ultimo ne perde il possesso e così l’oggetto o il titolo, viene venduto in un’asta pubblica, dal cui ricavato la banca trattiene la somma prestata più i relativi interessi.
Banco dei Pegni Conviene?
Non è possibile stabile a prescindere se conviene o no dare in pegno i propri oggetti di valore, perché ci sono diverse considerazioni personali che possono influire la scelta.
D’altra parte però è possibile fare delle considerazioni che aiutano a prendere più facilmente una decisione.
Il banco dei pegni non effettua nessuna indagine sul patrimonio del proprietario del bene in quanto l’unica garanzia è l’oggetto.
Per questo molte persone decidono di rivolgersi a questa istituzione finanziaria per ottenere un prestito immediato.
D’altra parte però bisogna considerare che i prestiti offerti dai banchi dei pegni sono di solito a breve termine e con tassi di interesse più elevati rispetto ai prestiti bancari tradizionali.
Tuttavia, per coloro che non hanno accesso a prestiti tradizionali, il banco dei pegni può essere una risorsa importante per ottenere denaro in caso di emergenza.
Di solito chi fa questa scelta spera di non cedere in modo definitivo i propri beni, magari perché hanno un valore affettivo, rinunciando quindi in parte alla convenienza.
In alternativa per ottenere una valutazione più alta è possibile rivolgersi a un compro oro.
Nei compro oro infatti è possibile vendere i propri oggetti e gioielli, e ottenere subito una somma di denaro più alta.
In questo caso però non si tratta di un prestito ma di una vera e propria compravendita.
Per saperne di più leggi anche l’articolo Differenza Banco dei Pegni Compro Oro